Più controlli per i falsi mediatori creditizi

Da più parti si leva un coro unanime verso una intensificazione dei controlli per il fenomeno dei falsi mediatori creditizi; in tanti infatti approfittano della momentanea “lentezza” dell’OAM nell’effettuare i controlli per non mettersi in regola e continuando ad esercitare la professione come mediatore creditizio rischiano una pena che va dai 4 anni di reclusione sino ad un’ammenda di circa 10.000 euro.
Secondo le recenti disposizioni da parte dell’OAM infatti chi intende diventare mediatore creditizio e quindi esercitare la professione deve essere iscritto nell’apposito albo superando la prova d’esame che si tiene ogni anno in varie sessioni; molti per evitare  di sostenere l’esame eludono ogni controllo esercitando abusivamente la professione di mediatore redditizio.

Il fenomeno di professionisti abusivi che sta dilagando in modo allarmante nel settore assicurativo è arrivato a livelli preoccupanti anche nel settore del credito, va ricordato che questo tipo di attività reca danno prima a chi stipula il contratto che va incontro ad un prodotto poco trasparente proposto da un professionista che non ha ai requisiti tecnici e professionali per poterlo commercializzare. In secondo luogo i falsi professionisti compromettono l’integrità di tutto il comparto credito, andando a discapito della fiducia dei consumatori in questo tipo di soluzioni, trascinandosi dietro i numerosi professionisti seri ed affidabili che da tempo si sono messi in regola e sono quindi iscritti nell’albo dei mediatori creditizi dell’OAM.

Prima di stipulare un contratto è buona norma verificare l’attendibilità dell’agente in attività finanziaria o intermediario del credito con cui si è scelto di operare, che siano ad esempio ben visibili e chiare le informazioni che lo riguardano, possibilmente verificando che sia effettivamente iscritto negli appositi albi e che quindi abbia i requisiti professionali richiesti oltre ad aver seguito un’adeguata formazione. Inoltre è importante verificare che le informazioni inerenti la trasparenza e le norme a tutela del consumatore siano chiare e leggibili come i moduli ed i formulari utilizzati, che i timbri e le firme dell’operatore siano apposti in presenza del cliente.

Queste sono alcune norme che è bene ricordare, molti professionisti del credito come intermediari o agenti in attività finanziaria senza alcun requisito promettono accessi a fonti credito a consumatori che normalmente non potrebbero accedervi, incorrendo in gravi rischi.